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Strappare per ri-cominciare

  • Categoria dell'articolo:Re-balance

«E allora noi andavamo lenti perché pensavamo che la vita funzionasse così… Che bastava strappare lungo i bordi, piano piano, seguire la linea tratteggiata di ciò a cui eravamo destinati e tutto avrebbe preso la forma che doveva avere».
Questa è una delle frasi più belle della prima puntata di Strappare lungo i bordi (serie Netflix di Zerocalcare, prodotta da Movimenti Production, Bao Publishing, DogHead Animation Studio). E mi sembra un bel modo per ri-pensare l’inizio di un anno, in famiglia e in azienda. Di ripensare l’inizio come uno strappo.

Strappare vuol dire avere il coraggio di seminare senza raccogliere.
In famiglia: senze pretese! Sia quelle di costruire la vita dei propri figli, sia quelle di rifare le scelte dei propri genitori.
In azienda: senza aspettative! Sia quelle disattese di risultati che non sono arrivati, sia quelle di cambiamenti organizzativi che non hanno cambiato poi così nulla.

Avere il coraggio di seminare senza raccogliere vuol dire imparare a perdonarsi e a perdonare.
In famiglia: senza idoli! Se i propri figli non sono quelli che i genitori avrebbero voluto che fossero e se i propri genitori non sono riusciti ad essere i migliori genitori del mondo.
In azienda: senza modelli! Con la consapevolezza che la storia si costruisce sulle persone presenti, non solo su quelle passate o future.

Imparare a perdonarsi e a perdonare è partire senza una meta per una volta.
Senza propositi.
Senza la quarta marcia ingranata dall’inizio.
Fermarsi e ascoltare. Ascoltare la fatica dello strappo. Mettersi in quella ferita. Riempirsi di un tratteggio messo in discussione. E poi… andare!

Strappare è ri-comiciare in un modo nuovo.
In famiglia: fidandoci di uno strappo che possa portare a ri-cucire qualcosa di più bello.
In azienda: fidandoci di uno strappo che possa portare a ri-pensare ciò che di buono c’è in esso.

Perché in fondo il peso del mondo non lo portiamo noi sulle spalle, visto che siamo solo “un filo d’erba in un prato”. E se anche questo, qualche volta, riuscisse a farci sentire più leggeri, altre volte potrebbe solo finire per appesantirci di più.
Però almeno ci farebbe ri-cominciare in un modo diverso…

 

Sonia Vazzano